L’ansia è un’emozione che si manifesta quando la persona teme il verificarsi di eventi o situazioni incombenti esperite come pericolose. L’ansia viene sperimentata quando una persona si sente esposta ad una minaccia più o meno imminente e grave, impossibile da controllare. L’ansia quindi è generata non tanto dall'evento in sé, quanto invece dalle supposizioni fatte su quello che accadrà. Rispetto alla paura, una reazione di difesa adattiva e immediata a un pericolo ben identificabile (per esempio, la visione di un predatore), l’ansia ha una dimensione fortemente correlata all'anticipazione di qualcosa di indefinito e preoccupante che sta per verificarsi. Essa infatti non si attiva come reazione immediata a situazioni di esplicito pericolo, ma permette di prevedere e prepararsi a eventi, proiettati nel futuro, esperiti come soggettivamente minacciosi.
Come la paura, l’ansia predispone l’organismo a una reazione definita di “attacco o fuga”, attivando delle risposte fisiologiche, comportamentali e cognitive utili a fronteggiare l’evento/situazione temuti qualora si verificassero. Pur condividendo i meccanismi di attivazione della paura, l’ansia costituisce un’esperienza emotivamente meno pungente ma protratta nel tempo. Per questo motivo nella società attuale essa, più che una risorsa, viene vissuta da chi la esperisce come una vera e propria problematica che può portare, nei casi più gravi, a generare dei sintomi fortemente invalidanti.
Dott.ssa Valentina Longhi
Psicologa Psicoterapeuta della Gestalt
Livorno e Firenze
Psicologa Psicoterapeuta della Gestalt
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